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In Italia, anni fa, si diceva che del maiale non si butta via niente, e ancora oggi è così: le parti del maiale sono usate in moltissimi ambiti, da quello alimentare a quello cosmetico all’industria conciaria. Il problema che si pone per i musulmani è che il maiale viene utilizzato in talmente tanti ambiti che spesso non ci si pensa nemmeno, e si rischia di mangiare o acquistare prodotti che contengano questo ingrediente Haram. 

Oggi parliamo del sapone: avete mai pensato potesse essere proibito? La componente principale della maggioranza dei saponi, infatti, è lo strutto di maiale. Incredibile vero?

I motivi per cui questo ingrediente è così diffuso sono che lo strutto rende il sapone duro e a lunga durata, ha un basso costo, conferisce a sapone un colore chiaro ed è facilmente reperibile.

L’estrazione industriale del sego avviene con processi ad alte temperature e acqua caldissima in maniera da deodorizzare completamente il grasso. Inoltre è possibile utilizzare lo strutto per produrre il sapone in casa.

In alternativa allo strutto, si può utilizzare il grasso di quasi tutti gli animali, purché macellati secondo il rito Halal, anche se ognuno ha caratteristiche peculiari unici. Nei mammiferi più grandi dove è presente in grossi strati abbondanti è di facile estrazione, mentre quello degli uccelli non è molto usato sicuramente a causa della lunga lavorazione e della quantità.

Un’alternativa ancora migliore e sostenibile sono i saponi che invece dei grassi animali utilizzano quelli vegetali, come l’olio di cocco, quello d’oliva o quello di mais. Un’altra possibilità sono i burri, come quello di di cacao, di karité, di mango o anche la cera d’api.

 

Fonti:

Il Calderone Alchemico-Cosmesi Home made

Fatto in casa da Benedetta

Princess Blonde – Bellezza consapevole