Non c’è essere che si muova sulla terra o uccello che voli con le sue ali che non appartenga ad una comunità come la Vostra. Non abbiamo tralasciato nulla nel Libro. Poi tutti saranno ricondotti verso il loro Signore (Corano, 6:38)
Di allevamenti intensivi e macellazione Halal abbiamo già parlato qui. Ma la concezione degli animali all’interno della religione islamica non si limita a questo aspetto: il rispetto che i musulmani hanno per tutte le forme di vita va ben oltre, e ha molto da insegnare a coloro che appartengono ad altre culture.
Concezione degli animali
Sebbene gli animali siano considerati diversi rispetto agli umani, restano comunque creature di Iddio guidate dall’istinto.
Poiché gli uomini invece sono guidati dalla ragione e dall’intelligenza, oltre che dalla giustizia e dalla compassione, devono prendere consapevolezza del fatto che gli animali siano al loro servizio, ma allo stesso tempo sono chiamati a farsene protettori e a trattarli con rispetto.
Questo tipo di rapporto è stato spesso definito di “dominio”, anche se nessun versetto del Corano lo definisce esplicitamente in questo modo.
Inoltre sono riportati vari episodi in cui Muhammad ﷺ ordina la compassione nei confronti degli animali, e rimprovera chi li maltratta.
Vivisezione e test sugli animali
Viviamo tristemente in un tempo in cui l’uomo pensa di poter sfruttare tutto il creato per i suoi scopi, non limitandosi a trarne giovamento ma schiacciando e calpestando tutto ciò che può.
Quando parliamo di pratiche come quella della vivisezione, dobbiamo ricordare che sono state introdotte solo recentemente, quindi non vi sono testi religiosi espliciti che li trattano in modo diretto, tuttavia è possibile far riferimento ai principi generali dell’Islam per poter stabilire delle norme ben definite a proposito.
L’Islam considera lecita la vivisezione e i test sugli animali solo se non ci sono altre alternative valide, se sono messi in pratica per una buona causa, ad esempio per trovare un nuovo medicinale, e se gli animali sono comunque trattati nel miglior modo possibile minimizzando la loro sofferenza. Un altro elemento da considerare è il fatto che, anche ammesso che determinati prodotti siano testati sugli animali per una buona causa, non è detto che questi sortiscano gli stessi effetti benefici sugli esseri umani. In questo caso, la violenza sugli animali risulterebbe del tutto ingiustificata, in quanto vana.
Per questo motivo, quasi tutti i Musulmani si pongono contro i test sugli animali per sperimentare nuovi prodotti cosmetici: non li considerano davvero necessari. A questo proposito sono nate diverse linee di cosmetici e make-up Halal (ne abbiamo parlato qui), molti dei quali sono anche certificati cruelty free proprio grazie a questa speciale attenzione dei musulmani rivolta agli animali.
Come comportarsi con gli animali
In conclusione, un Musulmano (ma anche le persone di altre religioni dotate di coscienza e in grado di provare compassione) dovrebbe evitare di abusare o maltrattare gli animali, di sfruttarli, ma anche di incoraggiare le lotte animali per divertimento e la caccia (se considerata sport, mentre è lecita quando necessaria per procacciarsi del cibo). Egli si dovrebbe porre contro gli allevamenti intensivi, che violano il principio della compassione, non deve tagliare la coda o altre parti dell’animale, non deve ingabbiare gli animali, a meno che sia per proteggerli o per ridurre una loro condizione di sofferenza.
Rispettare un animale significa volergli bene, prendersene cura, e arrecargli il minor danno possibile.
Fonti: